Sanità , zona franca per l’entroterra
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Dibattito sul passaggio alla Zt del Fermano. Treggiari: La struttura verrà potenziata Smentiti i timori dopo l’incontro sul futuro dell’ospedale di Amandola FERMO “ L’ospedale di Amandola non é a rischio “ puntualizza subito il sindaco Riccardo Treggiari “ lo dimostrano i recenti investimenti effettuati dalla Regione Marche. Accanto al polo ospedaliero di Amandola sorgeranno, infatti, a breve, una Residenza sanitaria assistita (come quella che sarà inaugurata a luglio ad Acquasanta Terme) ed una centrale di teleriscaldamento a biomasse (da mettere al servizio dell’ospedale e della Rsa), per un investimento complessivo pari a circa 6 miliardi delle vecchie lire, segno evidente che la Regione Marche crede nel progetto del dipartimento di Amandola. All’indomani dell’incontro – dibattito sulla situazione della sanità del Fermano, promosso giovedì scorso ad Amandola dal Comitato spontaneo di Riccardo Alocco, il sindaco Treggiari tiene a sottolineare alcuni aspetti fondamentali sul futuro del nosocomio di Amandola. A cominciare proprio dall’unico fermo intorno al quale, giovedì sera, si sono ritrovati d’accordo tutti coloro che hanno preso al dibattito che é stato ospitato presso la sala del cinema Europa: l’immediato passaggio dell’ospedale di Amandola sotto l’egida dell’area vasta di Fermo.Il territorio di Amandola “ ha dichiarato il sindaco Treggiari “ deve continuare ad essere una sorta di zona franca dotata di autonomia gestionale. Una microzona a geometria variabile, che faccia capo direttamente al Presidente della Regione Marche e non ad uno dei presidenti della Provincia. Il distretto di Amandola comprende, infatti, al suo interno, cinque Comuni della futura Provincia di Ascoli (Comunanza, Force, Rotella, Montemonaco e Montedinove) e sei Comuni della nuova Provincia di Fermo (Amandola, Montefortino, Smerillo, Montefalcone, Montelparo e Santa Vittoria in Matenano), senza considerare poi, i Comuni della Provincia di Macerata che gravitano, comunque, nell’orbita del distretto sanitario di Amandola. Tre province diverse “ ha proseguito il sindaco Riccardo Treggiari “ tenute, perà, insieme dalla comune appartenenza al territorio della montagna. Niente é stato deciso sul passaggio dell’ospedale di Amandola nell’area vasta di Fermo. Il problema non é stato ancora affrontato da nessuno e non credo che se ne parlerà prima di dicembre. Non prima, cioé, che si sciolga il nodo sulla legge di riforma delle Comunità montane. Il sindaco Treggiari ha inteso, poi, sgombrare il campo dalle paure alimentate dalla paventata trasformazione dell’ospedale di Amandola in una Casa della Salute, definita come un atto di terrorismo psicologico.PAOLO CLERICI, corriere adriatico
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