“Quale futuro per il parco”
Warning: Creating default object from empty value in /www/htdocs/w00f7576/wp-content/plugins/post-image.php on line 23
Convegno organizzato dal gruppo consiliare di An in Regione “Quale futuro per il parco” Bisogna coinvolgere maggiormente i cittadini AMANDOLA – Il gruppo Consiliare di Alleanza Nazionale, della Regione, ha organizzato al Cinema Europa di Amandola un incontro avente per tema “il futuro del parco dei Sibillini”. Dopo gli interventi di Massimo Santilli presidente del circolo di An di Amandola, Franco Rossi ex sindaco di Amandola, Guido Castelli consigliere regionale di An, Carlo Ciccioli Capogruppo An in Regione, le conclusioni sono state affidate ad Aldo Casentino Direttore Generale Protezione naturale dell’Ambiente Commissario Ente Parco dei Sibillini. Cosentino ha iniziato il suo discorso ponendo la massima attenzione sul confronto con le popolazioni che sono interessate dal Parco. I suoi obiettivi sono quelli di dare la centralità a chi vive nel Parco, che lo gestisce ogni giorno, e che ha saputo preservare l’ambiente nel tempo. Il Parco non è la panacea di tutti i mali, ha il compito di proteggere e valorizzare il territorio. Altro problema è quello del perimetro, nei prossimi giorni il Direttore convocherà la Comunità del Parco in quanto già dal 2001 ha dato disposizioni di aprire il tavolo della trattativa. Inoltre ha affermato che alcune leggi devono essere riviste con il coinvolgimento degli abitanti del parco. Per quanto riguarda la zonizzazione, non è detto che una riserva debba rimanere tale. Le Case del Parco sono costate centinaia di milioni, non debbono servire solo per le assunzioni, strano poi che alcune sono chiuse il sabato e la domenica. Da una parte si spendono centinaia di milioni per queste “Case” e poi si chiudono gli uffici Postali. La mancanza di servizi fondamentali come quelli sanitari alimentano il fenomeno dello spopolamento. Occorre creare sinergia fra uomo e ambiente. Cosentino ha concluso dicendo che questo è un primo incontro al quale ne seguiranno altri, in modo da ascoltare le problematiche sollevate dalla gente. Le associazioni dei cacciatori hanno criticato le limitazioni della caccia, la iper prolificazione dei cinghiali, una razza venuta dalla Romania, che creano molti danni. Ciò crea un circolo virtuoso che porta antipatia al parco.
COMMENTI