Pd, la De Santis vince per un soffio
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La partita si chiude 11 a 9, determinante il voto del primario Catalini. Battuto D’Aprile SANT’ELPIDIO A MARE “ Testa a testa doveva essere, testa a testa é stato. L’ha spuntata, ieri pomeriggio all’Auditorium Giusti di Sant’Elpidio a Mare, assumendo il ruolo di coordinatrice provinciale del Partito Democratico, Cinzia De Santis (nella foto con Alvaro Cesaroni). 30 anni, vicesindaco ed assessore alla cultura di Amandola, lavora all’Università di Macerata. A sceglierla, di un soffio sull’altro candidato, Luca D’Aprile, 11 sui 20 aventi diritto. Mancava il ventunesimo componente del direttivo provinciale, Neri Marcoré. Una sfida, quella tra i due giovani candidati alla segreteria provinciale, che si preannunciava particolarmente equilibrata, praticamente alla pari. Alla vigilia, erano dati 10 membri a sostegno della De Santis, altrettanti per D’Aprile, con alcuni, perà, incerti fino all’ultimo. Decisivo sarebbe stato il voto a favore di Cinzia De Santis espresso da Gianbattista Catalini, nominato, lo scorso 14 ottobre, nelle file della lista di Enrico Letta. Gli altri ad esprimere il dichiaratamente il proprio appoggio alla nuova coordinatrice sono stati Ezio Donzelli, Paola Franceschetti, Francesco Giacinti, Mariano Langiotti, Pamela Malvestiti, Anna Manzato, Ombretta Moranti, Paolo Petrini, Romina Talamonti, Francesco Verducci. Proprio l’ex segretario provinciale Ds é stato il primo a complimentarsi con lei per la nuova avventura. Sono emozionata “ la reazione a caldo della nuova coordinatrice “ Un incarico di responsabilità che spero di rivestire al meglio. Non sarà un lavoro semplice, affrontiamolo guardando con fiducia al futuro. Il primo impegno? Prendere contatto con tutte le anime del Pd, capire chiaramente cosa vogliono e cosa dobbiamo costruire insieme. Nella dichiarazione d’intenti a precedere il voto, tre punti principali. Un partito unito, che dia spazio a tutte le fasce della società , in particolare ai giovani. Una nuova provincia che guardi a tutto il territorio, senza squilibri.Non si dice deluso lo sconfitto della giornata, Luca D’Aprile, già segretario regionale dei Repubblicani europei. Nelle sue dichiarazioni, l’auspicio di un partito non moderato, ma radicale, capace di scelte coraggiose e di grandi innovazioni. Basta con le estenuanti lotte interpartitiche, concentriamoci sui bisogni del territorio. Per lui hanno votato Nella Brambatti, Claudio Brignocchi, Giuseppe Buondonno, Alvaro Cesaroni, Gioia Corvaro, Francesca Mandolesi, Carmen Mattei, Mauro Tomassetti, Sibilla Zoppo Martellini. Un consenso così importante intorno ad un nome nuovo rispetto agli apparati dei grandi partiti era qualcosa di impensabile solo una settimana fa “ commenta D’Aprile – Significa che qualcosa di veramente nuovo sta accadendo.Ed unità , insieme all’ascolto costante della società civile, é la parola d’ordine in tutti gli auspici, da Cesaroni a Buondonno, a Donzelli (che peraltro precisa che é rientrato da Montecatini dove si trovava non per fare le terme ma per seguire il progetto Matabel per conto della scuola). L’assessore regionale Paolo Petrini sottolinea il valore della nuova coordinatrice, un nome che non viene dalle zone forti del territorio fermano, ma dai confini della provincia. Un segnale chiaro nell’ottica della costruzione del Fermano, in un periodo in cui man mano che ci si allontana da Fermo aumenta l’indifferenza, se non la contrarietà , alla nuova provincia. Invita ad un nuovo spirito, infine, l’ex coordinatore provinciale della Margherita Norberto Clementi. In questa fase di avvio non sono mancati i mal di pancia. Sarebbe stato preferibile, a mio avviso, partire con una candidatura unica, appoggiata da tutti. Ora ognuno si tolga la propria casacca, se ne indossi una bianca e si inizi a correre. Facciamo in modo che tutte le parole che ci siamo detti in questi mesi non vengano dimenticate.P.PIE., corriere adriatico
Un segnale chiaro nell’ottica della costruzione del Fermano, in un periodo in cui man mano che ci si allontana da Fermo aumenta l’indifferenza, se non la contrarietà , alla nuova provincia.
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In un paese dove il debito pubblico avanza con passi da gigante e produrrà infiniti disagi al popolo italiano se non, addirittura la bancarotta dello stato stesso;
In un paese appesantito da miriadi di enti inutili che servono solamente ai partiti come cassa di voti e allo stato come ammortizzatori sociali;
In un paese dove gli stessi partiti hanno conclamato l’inutilità delle provincie e quindi la loro futura abolizione (da culo!!!!!),
mi spiegate a cosa c___o serve la provincia di Fermo?
La risposta è semplice!
La poltrona