“Non ci arrendiamo”
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AMANDOLA — Il comitato cittadino per la difesa dei servizi sanitari ha accolto in maniera molto negativa il rinvio della conferenza dei sindaci, che avrebbe dovuto tenersi lunedì sul tema dei servizi sanitari. «Il motivo del rinvio non ci soddisfa — spiega il presidente Enrico Gasparri —. Veramente c’erano altri impegni istituzionali?». Il comitato, a tre mesi dalla nascita, porta avanti la battaglia senza abbassare la guardia. Spiega lo stesso Gasparri: «E’ stato deciso di organizzare un’assemblea, da effettuarsi nel cinema di Amandola, dove saranno invitati i sindaci dell’area montana dei Sibillini. Dopo quasi cento giorni di confronti, urge fare il punto della situazione. Contestualmente sarà chiesto un incontro con il presidente della regione Marche, Vito D’Ambrosio, per consegnare le tredicimila firme e le delibere votate dai Consigli comunali a difesa dell’ospedale di Amandola (venerdì sera ha votato Servigliano). C’è amarezza nel constatare una certa divisione tra i Comuni montani, non comprensibile se solo si guardano altre realtà come Novafeltria e Tolentino, dove tutti gli amministratori e le forze politiche sono in prima linea a difendere le strutture ospedaliere. Il commissario della Asl 13, Mario Maresca ci dice che Amandola nel nuovo Piano sanitario regionale avrà più servizi di Novafeltria, però rimane la constatazione che da noi non si potrà più nascere, mentre a Novafeltria il reparto di ostetricia-ginecologia è ancora aperto». Fabio Paci
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