Curati con il marchio di qualità
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Trasfusioni, Analisi e Farmacia i servizi che per il momento hanno superato il difficile “esame” Curati con il marchio di qualità La Asl ascolana, prima nelle Marche, ottiene il riconosciemnto dall’Uedi ROBERTA LAZZARINIL’Asl 13, tra i primi casi in Italia, ha cominciato a ricevere le certificazioni di qualità dell’Unione europea Iso 9001 Vision 2000 che la pongono al vertice nella Regione Marche. I primi a conseguire tale risultato sono stati l’unità operativa Sit (Servizio immuno- trasfusionale) direttoda Gilda Nardi, coadiuvata in questo lavoro di attestazione in particolare dal medico Giuseppe Bachetti e dal tecnico Giuseppe Mazzocchi, l’unità operativa laboratorio analisi diretta da Paolo Staffolani, aiutato da Ubaldo Angelini (per Ascoli) e da Salvatore Licitra (per Amandola), e il dipartimento farmaceutico con a capo Paolo Settembri con la collaborazione di Anita Vagnoni. Hanno parlato ieri dei contenuti di questo riconoscimento, oltre agli interessati, il commissario straordinario dell’Asl Mario Maresca, il responsabile amministrativo Michele Caporossi, il responsabile dell’Urp Cesare Milani ed Umberto Rongione dell’ufficio qualità. «La certificazione di qualità, che non è un traguardo, ma un punto di partenza – ha detto Maresca – rientra nel progetto salute che contempla una crescita del sistema sanità e l’avvicinamento al cittadino attraverso un cambiamento di mentalità, la formazione del personale, l’accreditamento delle strutture. La certificazione di queste tre unità significa che esse sono in linea con le regole europee e mondiali. Sono in itinere – ha proseguito – le certificazioni per il dipartimento di diagnostica per immagine e di quello amministrativo. Abbiamo elementi per dire che ce la faremo per il prossimo anno. Tutto questo è indice di una maturità del sistema, perché non sono risultati che si ottengono per l’impegno di una persona, ma con un lavoro d’équipe, che pone al centro non l’operatore, ma il cittadino».«La certificazione – ha aggiunto Caporossi – viene concessa dall’Ue quando la produzione di bene e servizi è fortemente orientata verso il cliente, nel caso delle imprese, ed in questo caso quando è orientata verso l’utente, dimostrando di avere processi di monitoraggio della qualità percepita dai cittadini assistiti, dai medici, dagli utenti interni alla struttura. Quindi procedure esatte e scritte e bontà della prestazione». Mentre i medici e i tecnici hanno scritto agli utenti sono stati somministrati questionari con i quali sono state valutate le strutture, tipo di prestazione eccetera. «Abbiamo cominciato questo percorso nel ’97 – ha detto la Nardi – cominciando già allora a scrivere procedure e a parlare di formazione del personale. Quindi, adesso abbiamo una garanzia di coerenza per chiunque ci succeda». «Il nostro Sit – ha aggiunto Bachetti – fa mille trasfusioni ambulatoriali all’anno anziché day hospital e questo ci fa essere primi nelle Marche». Successi anche per la farmacia, che, ha sottolineato Settembri, è stata scelta come una delle 11 farmacie nazionali per far parte di un progetto pilota, ed è l’unica in Italia ad essere certificata. Soddisfazione anche di Staffolani per la qualità dichiarata del laboratorio. Toccherà all’ufficio qualità, ha sottolineato Rongioni verificare il rispetto delle procedure. Una sottolineatura sulle liste di attesa. «Bisogna leggerle — ha sostenuto Caporossi — perché spesso si verifica che molte prestazioni non sono necessarie e alcuni servizi sono affollati ed altri senza coda, questo dipende dalla scelta del cittadino».
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