“Contestazioni inutili”
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AMANDOLA — L'Amministrazione comunale risponde alle contestazioni che la Federconsumatori di Ascoli ha sollevato in merito agli accertamenti Ici e Tarsu (tassa rifiuti), definendoli «illegittimi». La questione ha sollevato un vespaio di polemiche e non sono escluse azioni legali da parte del Comune e della ditta concessionaria degli accertamenti. «Non avendo avuto notizie di interventi analoghi in altri Comuni che stanno svolgendo identica attività (prevista dalla legge), ho contattato l'associazione dei consumatori -spiega il sindaco Franco Rossi- . Mi hanno risposto che la presa di posizione era dovuta, in quanto richiesta da diversi cittadini. Ho capito che qualcosa non funzionava: partire a tutto campo con lettera e manifesti solo per Amandola, senza prima chiedere spiegazioni, la dice lunga. La cosa è ancor più sospetta se, a quanto mi risulta, nessun amandolese in un anno di accertamenti ha avviato ricorsi. La pretesa definizione, poi, di illegittimità, mi sembra fuori luogo, poiché questa deve essere pronunciata da un organo giudiziario, sempre dopo che qualcuno vi abbia fatto ricorso. Da ultimo, l'invito a ritirare gli atti in auto-tutela, perché gli accertamenti sarebbero stati illegittimamente inviati: mi sembra che ancora una volta si sia preso un abbaglio, o quanto meno non si conosca la normativa vigente. Mi preoccupa, invece, che tutto ciò possa indurre il contribuente a non aderire o a produrre ricorso, determinando così solo effetti negativi, con conseguente aumento delle sanzioni previste dalla legge». Così anche l'assessore al bilancio, Mauro Regoli: «Fin dai primi 500 accertamenti si è lavorato sul territorio, anche e soprattutto per portare alla luce quelle sanzioni che altrimenti potevano eludere l'accertamento. Sta di fatto che nessuno ha prodotto ricorsi e che tutte le procedure previste risultano rispettate».
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